Diottrie o Decimi?
In oculistica diottrie e decimi causano spesso confusione e frequentemente il significato di uno viene confuso con l’altro, rendendo difficile la comprensione del referto o di quanto spiegato da noi oculisti. La diottria descrive il potere della lente mentre i decimi esprimono l’acuità visiva del paziente, cerchiamo di capirlo meglio.
I problemi di messa a fuoco derivano dal fatto che i raggi della luce che entrano nell’occhio, invece che convergere sulla retina, convergono in un punto più distante da essa. Per riportare la luce sulla retina è necessario che una lente (occhiale o lente a contatto) sposti i raggi nel punto appropriato affinché l’immagine sia percepita nitida.
La diottria è l’unità di misura utilizzata per descrivere la capacità della lente di spostare la luce, ovvero il potere della lente. Più alto è il numero di diottrie, più forte è la lente nel modificare la traiettoria della luce per riportarla a fuoco sulla retina.
L’acuità visiva, invece, è la misurazione di quanto chiaramente una persona può vedere. Viene misurata in decimi utilizzando una tabella standard (tavola ottotipica), dove si chiede al paziente di leggere lettere di dimensioni decrescenti da una certa distanza. In poche parole i decimi esprimono “quanto stiamo leggendo bene” e sono espressi da 1 a 10, come i voti a scuola. Più alti sono i decimi, meglio vediamo. D’altra parte le diottrie indicano una proprietà della lente grazie alla quale il paziente potrà vederci bene. Ma nel caso delle diottrie non vuol dire che se usiamo una lente con tante diottrie allora vedremo sempre meglio, perché la lente dovrà avere un potere specifico per quell’occhio così come il numero di scarpe ha un valore preciso per quello specifico piede, aumentando il numero di scarpa non riusciremo a camminare meglio, anzi inciamperemo. Allo stesso modo aumentare le diottrie non consentirà all’occhio di vederci bene, ma sarà necessario il valore giusto.
Per fare un esempio pratico: Claudio è un paziente che giunge in ambulatorio perché si è accorto di vedere male. Facendo la visita riesce a leggere al massimo 7 decimi. Facendogli indossare una lente da miope del valore di 1 diottria, la sua acuità visiva migliora fino a raggiungere i 10 decimi. Cosa vuol dire? Che Claudio essendo miope ha un problema oculare per il quale la luce nel suo occhio non va a fuoco sulla retina perché è leggermente spostata. Per riportare la luce sopra la retina abbiamo bisogno di una lente che sposti la luce nel punto giusto, nello specifico avrà bisogno di una lente con il potere di 1 diottria. Grazie a questa correzione Claudio, usando la lente, può migliorare la sua acuità visiva e leggere fino a 10 decimi. Se la miopia di Claudio progredisse negli anni, potrebbe essere necessario aumentare il potere della lente, ad esempio a 2 diottrie, per poter mantenere la luce nel punto esatto che consente a Claudio di vedere nitido.
Inoltre, una persona può avere una corretta prescrizione di lenti, ma avere comunque una scarsa acuità visiva e non riuscire a vedere 10 decimi a causa di altri fattori come, ad esempio, una cataratta o una degenerazione maculare. L’oculista terrà conto di tutti questi parametri per determinare la migliore prescrizione di lenti per il paziente e, nel caso, gestire eventuali patologie sottostanti .